L’Ucraina e l’Unione europea - commentaires L'Ucraina e l'Unione europea 2013-12-20T21:59:27Z https://www.treffpunkteuropa.de/l-ucraina-e-l-unione-europea#comment19039 2013-12-20T21:59:27Z <p>Concordo sostanzialmente con Stefano Spoltore. L'Unione Europea al momento non è in grado di fronteggiare la politica di egemonia regionale voluta da Putin. L'Ucraina stessa è divisa e, fra i manifestanti in piazza, solo una sparuta minoranza è filo-europea. Tutti gli altri perseguono fini diversi, in particolare i nazionalisti ucraini - che sono tanti, ben organizzati e foraggiati dall'estero - che approfittano di qualsiasi occasione per marcare la propria distanza dalla Russia.</p> <p> A questo dobbiamo aggiungere una certa ingenuità degli ucraini in politica (lo dico sulla base di svariate esperienze sia lavorative che personali e di numerosi viaggi a Kiev), determinata soprattutto da media completamente asserviti alle logiche dei loro proprietari miliardari, con soldi fatti quasi sempre in maniera discutibile. Gli ucraini h anno una idea dell'Unione Europea molto distorta. Ne vedono solo alcuni aspetti, ma non conoscono nulla relativamente alle regole che l'eventuale associazione comporterebbe e che probabilmente schianterebbero la già disastrata economia ucraina. Infine, non credo sia questo il momento di rischiare un braccio di ferro con la Russia. Non si tratta di morire o non morire per Danzica, ma di aspettare tempi migliori per tutti e accogliere eventualmente l'Ucraina in un contesto più stabile ed economicamente più florido.</p> <p> Lo dico nel nostro e nel loro interesse.</p> L'Ucraina e l'Unione europea 2013-12-18T16:09:06Z https://www.treffpunkteuropa.de/l-ucraina-e-l-unione-europea#comment19012 2013-12-18T16:09:06Z <p>La lettura dell'articolo suona irritante e difficile per il sottofondo di disprezzo verso le istanze popolari, per la sicumera che traspare dall'Autore, e per la presunzione di verità che promana da ogni tasto. Nonostante ciò mi sono imposto di arrivare in fondo, e non lo farei una seconda volta. Per sentirmi dire che « non si può far nulla » mi bastava scendere nel bar sotto il mio studio. Suona ironico - ed anche un po' offensivo - il modo, in cui ciò viene detto. E mi stupisco che una testata di politica europea, e con un'ispirazione marcatamente federalista, possa ospitare articoli di questo genere. L'irrisione della solidarietà, la cecità di non vedere alternative, la rassegnazione di fronte agli eventi non sono solo la tomba dell'azione federalista, ma sono la morte di qualsiasi iniziativa politica e civile. Spero che non pubblichiate più articoli di questo tenore. Sursum corda ! E riprendiamo a lottare per l'Europa unita, democratica e federale !</p>