La società civile tra sicurezza dello stato e sicurezza umana - commentaires La società civile tra sicurezza dello stato e sicurezza umana 2008-11-22T08:21:54Z https://www.treffpunkteuropa.de/La-societa-civile-tra-sicurezza-dello-stato-e-sicurezza-umana#comment5810 2008-11-22T08:21:54Z <p>La maggior parte degli oratori presenti non avevano questo approccio 'strutturalista' - Assemblea parlamentare Onu, riforma Consiglio di sicurezza ecc... - ma consideravano indispensabile una 'rivoluzione dello spirito umano' come primo passo per modificare le leggi del sistema internazionale.</p> <p>Solo l' ex ambasciatore del Bangladesh Anwarul K. Chowdhury partiva da una riforma delle istituzioni.</p> <p>Due dietro le quinte. L'ex giudice tedesco Felicita Hoffmann, oggi paladina della divulgazione della Carta dell'Onu, all'epoca in cui esercitava ignorava l'esistenza del documento, al pari dei suoi colleghi.</p> <p>Era previsto anche un bel workshop gestito dal WFM, investito però da una tale disorganizzazione che, ancora oggi, presenti ed organizzatori si chiedono se e in quale sala sia andato in scena. Ricordo bene molti vagare e porgere domande ad uno spaesato personale del banco informazioni. Alla fine credemmo tutti che fosse stato annullato all'ultimo momento, sebbene nessuno ne avesse la certezza.</p> La società civile tra sicurezza dello stato e sicurezza umana 2008-11-21T19:30:01Z https://www.treffpunkteuropa.de/La-societa-civile-tra-sicurezza-dello-stato-e-sicurezza-umana#comment5807 2008-11-21T19:30:01Z <p>Caro Marco, io continuo a credere che, per arrivare a considerare ciascun uomo un « fine in sè », dobbiamo puntare a rafforzare e democratizzare le istituzioni sovranazionali, fino alla creazione di un'Assemblea parlamentare dell'ONU e di una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda il Governo democratico del mondo. Il volontariato resta un'attività meritoria ed indispensabile nella nostra società, ma ambisce strutturalmente a migliorare le particolari condizioni di poche persone. Solo la politica può creare congruenza tra scopi e strumenti e tornare ad essere l'arte del perseguimento del bene comune. Bisogna però ridare dignità alla politica, dandole gli strumenti adatti ad esprimersi nel tempo della globalizzazione. La Federazione europea sarebbe la prima e fondamentale svolta, emblema di come i diritti umani possono essere garantiti non su base etnica o in quanto membri di uno stato, ma in quanto persone umane.</p>