Parliamo oggi di Cina e del Congresso Nazionale che ha reso Xi Jimping uno dei leader più influenti che la nazione asiatica abbia mai avuto

Il Congresso Nazionale del PCC: evoluzione e funzionamento

, di Rita Campus

Il Congresso Nazionale del PCC: evoluzione e funzionamento

Il XX Congresso Nazionale del PCC (Partito Comunista Cinese), svoltosi dal 16 al 22 ottobre di quest’anno, ha sancito l’aggiornamento dell’apparato ideologico del partito-stato e ne ha ridefinito la classe dirigente come accade regolarmente ogni cinque anni dal 1921.

Per capire al meglio le vicende che si dispiegano durante la settimana dedicata al Congresso Nazionale è bene capire la struttura interna che anima il PCC, più facilmente immaginabile come una struttura piramidale:

  • Membri del PCC: alla base della piramide si trovano i membri del partito, che al giorno d’oggi raggiungono quasi i 98 milioni di tesserati;
  • Congresso Nazionale del PCC: al di sopra dei membri del partito si trovano i membri del Congresso Nazionale del PCC che nel 2022 ha contato 2.296 delegati del partito, selezionati dalle 38 unità territoriali (in rappresentanza dei membri del partito). La selezione dei delegati che hanno preso parte al Congresso è iniziata a partire da novembre 2021 e si è conclusa a settembre 2022. Il Congresso si tiene una volta ogni cinque anni, dura diversi giorni e include annunci, risoluzioni, la selezione dei membri del Comitato Centrale, e infine, la rivelazione del nuovo Politburo, Comitato Permanente e Segretario Generale il giorno dopo la fine del Congresso. Il Congresso non è permanentemente in seduta, ma si riunisce in sessione plenaria solamente un certo numero di volte durante i cinque anni e per scopi ben precisi. In queste fasi si è soliti utilizzare il termine “selezionare” piuttosto che “eleggere”, poiché per ogni fase vi è in realtà un limitato margine di scelta per ogni singolo membro del partito e i processi di selezione devono subire anche il vaglio dei membri del precedente Politburo e del suo corrispondente Comitato Permanente;
  • Comitato Centrale: i delegati del Congresso Nazionale hanno il compito di selezionare i membri che tra loro prenderanno parte al Comitato Centrale, attualmente composto da 205 membri e 171 supplenti. Il Comitato Centrale viene considerato l’organo di supremo indirizzo politico incaricato di prendere le decisioni strategiche, approvare le leggi e i piani Quinquennali;
  • Politburo: il Politburo è l’organo portante del partito. Questo ufficio politico è a oggi composto da 25 membri, i quali vengono selezionati tra i membri del Comitato Centrale del PCC;
  • Comitato Permanente del Politburo: i membri del Comitato Permanente sono in tutto sette e vengono a loro volta selezionati tra i membri del Politburo. La gestione della dinamica politica all’interno e al di fuori del partito viene effettuata dal Comitato Permanente e dal Politburo, i quali si riuniscono quasi quotidianamente;
  • Segretario Generale del PCC: tra i sette membri del Comitato Permanente viene scelto colui che andrà a ricoprire il ruolo di Segretario del partito, ovvero il vertice della piramide sinora descritta. In realtà, fino al 2012, il Segretario ricopriva il ruolo di “primus inter pares” tra i membri del Comitato Permanente, ma durante il primo mandato del Presidente Xi Jinping (2012-2017) il Segretario ha assunto la posizione di “primus inter inferiores”. Questa modifica ha elevato la figura del Segretario Generale (e quindi dello stesso Presidente Xi), che adesso detiene poteri superiori a qualunque altro membro del PCC. Colui che diventa Segretario del partito ricopre anche due ulteriori ruoli: Presidente del PCC e Capo delle Forze Armate.

Il Congresso Nazionale del PCC, come detto, si tiene ogni cinque anni e di solito dura diversi giorni; il suo obiettivo è quello di definire le priorità principali del partito e il prossimo gruppo di leader. Durante i cinque anni di mandato, il Congresso si riunisce in riunione plenaria un numero limitato di volte, ma con scopi ben precisi:

  • La prima riunione plenaria avviene il giorno dopo la fine del Congresso (quest’anno avvenuta domenica 23 ottobre). Il suo compito è quello di definire i vertici del Partito tramite l’annuncio dei nuovi membri del Politburo, del Comitato Permanente e infine del Segretario Generale;
  • La seconda riunione plenaria è volta alla selezione dei nuovi vertici dello stato, momento nella quale il Segretario Generale viene investito della carica di Presidente della Repubblica Popolare Cinese (RPC);
  • La terza riunione plenaria è incentrata sulle decisioni che culmineranno nello sviluppo delle nuove riforme economiche che coinvolgeranno il paese;
  • La quarta riunione plenaria serve a riflettere sulla capacità di governance del partito;
  • La quinta riunione plenaria è dedicata alla discussione del nuovo Piano Quinquennale incentrato sullo sviluppo e sull’innovazione;
  • La sesta riunione plenaria serve a rinnovare l’apparato ideologico del PCC e apre le strade all’ultima riunione del Congresso;
  • La settima e ultima riunione plenaria avviene qualche settimana prima del nuovo Congresso. Questo è il momento in cui si stila il report riguardante gli ultimi anni di operato del Congresso che andrà poi presentato a quello successivo.

Dopo aver snodato le vicende generali che riguardano il Congresso Nazionale, ci si può concentrare su quello appena conclusosi.

In ottobre, i leader del PCC si sono riuniti a Pechino per partecipare al XX Congresso Nazionale. Quest’anno il Congresso si è distinto dai precedenti per una serie di eventi. Innanzitutto, la Cina ha annunciato che avrebbe ritardato la pubblicazione delle sue statistiche economiche del terzo trimestre, incluso il PIL. Nonostante il ritardo, i dati sono stati rilasciati il lunedì successivo alla fine del Congresso. Il National Bureau of Statistics ha riferito che il PIL è cresciuto del 3,9 percento tra luglio e settembre di quest’anno e sebbene sia risultato inferiore all’obiettivo del 5,5 percento fissato dal governo, è stato comunque superiore alle attese.

Inoltre, durante la sessione, il PCC ha approvato il nuovo Comitato Centrale, escludendo due figure importanti: il Premier Li Keqiang e il Vice Premier Wang Yang. La ragione dietro l’esclusione di questi due nomi sembrerebbe rifarsi alla volontà del Presidente Xi di far spazio ai suoi alleati più stretti ai vertici del partito, lasciando indietro figure che non gli stavano particolarmente vicine.

Durante la settimana del Congresso, il Presidente ha anche menzionato la questione relativa a Taiwan, sottolineando che è sua intenzione insistere per una riunificazione pacifica, ma riservandosi la possibilità di far uso della forza e di ogni misura necessaria per raggiungere il proprio obiettivo. Il Presidente Xi ha inoltre aggiunto che la questione di Taiwan e la sua risoluzione riguarda gli stessi cinesi e nessun altro. È probabile che con queste parole il Presidente volesse respingere ogni tentativo di porre sullo stesso piano la questione cinese su Taiwan e il conflitto che da mesi vede protagonisti Russia e Ucraina.

La novità più importante di questo Congresso, però, riguarda l’assegnazione del terzo mandato al Presidente Xi come leader. In teoria, l’elezione del Presidente della RPC sottostà a due clausole: la prima è l’articolo 79 della costituzione che sancisce il limite di due mandati per ogni Presidente in carica, il secondo è una regola non scritta, ma diventata uno dei capisaldi dei processi politici del partito dai tempi del Presidente Jiang Zemin, ovvero la regola “sette su, otto giù” che impone a chi ha dai 68 anni in su di non poter ricoprire le alte cariche del partito. Durante il suo secondo mandato (2017-2022), il Presidente Xi ha attuato una riforma costituzionale modificando l’articolo 79 e di fatto abolendo il limite dei due mandati. Fatto questo era chiaro che il Presidente fosse pronto a venir meno al limite d’età e così è stato: il 23 ottobre di quest’anno, Xi Jinping è stato rieletto Segretario Generale del PCC per la terza volta e nel 2023 verrà nuovamente investito della carica di Presidente della RPC, non si assisteva ad un evento simile dai tempi di Mao Zedong.

La rimozione del limite del secondo mandato e la rielezione del Presidente Xi per una terza volta rendono il XX Congresso estremamente peculiare rispetto ai precedenti. Dati i presagi, è probabile che il prossimo quinquennio sarà caratterizzato da novità e cambiamenti che interesseranno direttamente la RPC, ma, visto il peso economico e politico della Cina al giorno d’oggi, non c’è dubbio che le decisioni cinesi interesseranno anche il resto del mondo

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