Il 2020 visto da Eurobull

, di La redazione di Eurobull

Il 2020 visto da Eurobull
Fonte: Дарья Яковлева from Pixabay, https://pixabay.com/photos/christmas-new-year-s-eve-postcard-1911637/

Il 2020 è finito, lunga vita al 2021. Qui ad Eurobull vogliamo riepilogare quest’anno molto particolare con una selezione dei pezzi che consideriamo abbiano, anche a fine anno, ancora una loro importanza.

Iniziamo con l’articolo di Cesare Ceccato, dedicato ai millenials, alle loro sfide verso un futuro che mai come nel 2020 ha assunto delle tinte scure. Eppure, anche qui vogliamo pensare che sia possibile trovare nelle scosse della crisi l’energia per rinnovare il futuro.

Daniele Panella e Simone Giorgione ci hanno parlato di economia e diritto, in una miscela esplosiva che ha richiesto due parti, che trovate qui, prima parte, e poi qui, seconda parte. La Corte costituzionale tedesca ha offerto una lettura molto lontana da quella federalista che è stata sviscerata e analizzata dai nostri due ospiti.

Dall’interno dell’Europa saltiamo però all’esterno, con l’articolo che Silvia Ciaboco ha scritto concentrandosi sulla vexatia questio delle relazioni Russia-Europa in tema dipendenza energetica. Nonostante le numerose differenze politiche e ideologiche, Mosca è legata strettamente a tante nazioni europee dipendenti dal suo gas. Minaccia costante, opportunità di scambio e di arricchimento, occasione di cambiamento?

Non si può parlare però di federalismo senza parlare, allo stesso tempo, anche della storia e dei personaggi che hanno fatto del federalismo europeo quello che è. Nessuno lo può fare meglio di Pier Virgilio Dastoli, che ha vissuto sulla sua pelle i grandi passaggi europei e che ci parla di un club, fondamentale e troppo spesso messo all’angolo, il Club del Coccodrillo. Un pezzo di storia fondamentale per comprendere come si è arrivati a questo presente.

Continuiamo sulla scia della politica estera, con Domenico Moro che ci parla di green deal e di come non sia possibile nemmeno immaginare un piano simile, senza dotare l’UE di una vera e propria politica estera.

Sempre sul tema della politica estera, e della difesa europea, si posiziona l’articolo del capo-redattore Davide Emanuele Iannace, che decide di trattare il futuro del mondo della difesa delle nazioni europee in una ottica federalista.

Politica estera, che sembrerebbe aprire la strada a un concetto di stato europeo in sé per sé. Ma cos’è uno stato senza cittadinanza? E cosa significa cittadinanza europea? Ce ne ha parlato Cristina Natili nel suo pezzo in cui esplora i legami tra la cittadinanza europea e la possibilità di garantire tutti quei diritti che, ad oggi, riteniamo fondamentali.

Grazia Borgna, al contempo, mette in luce quelle che sono le piccole rivoluzioni nel mondi digitale e che pur partono dall’Italia e dall’Europa. Lo fa recensendo il libro “Il principe digitale” e mettendo in luce le criticità che gli autori fanno emergere dal nuovo cyber-mondo, e le possibilità di approfittarne.

Sempre a tema di diritti fondamentali, abbiamo visto tanto quanto l’Europa possa garantirli, ma anche quando non ne ha la capacità, o forse la volontà. Il caso del campo di Moria, esplorato da Paolo Di Fonzo, mette in luce le criticità anche del sistema-Europa così come lo conosciamo oggi.

Discriminazioni che si realizzano, ironia della sorte, non solo verso l’esterno dei confini europei, ma anche verso l’interno. Succede, in maniera sottile come gli aghi, nel mondo ospedaliero, come messo in luce dalla vicecapo-redattrice Cecilia Gialdini, analizzando il problema delle disciminazioni quando parliamo di prelievi del sangue.

Ma non sarebbe la fine di un anno se non cercassimo di guardare al futuro con maggiore speranza. Lo facciamo con le parole del direttore di Eurobull Jacopo Barbati, con un suo articolo in cui ci parla di come il federalismo possa essere la base di un futuro migliore, un futuro che trova le sue fondamenta nella solidarietà umana e nella capacità di cooperare.

Infine, troverete in allegato il PDF con gli articoli principali scritti sul tema COVID, scritto e preparato dal team di Eurobull per voi.

La redazione di Eurobull non può che augurarvi un felice 31 dicembre e fa a tutti i suoi lettori gli auguri di un 2021, almeno un pelo, migliore.

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