L’azione pubblica è stata intrapresa simultaneamente in un numero di città senza precedenti, accentuando il fatto che i giovani vogliono – e possono- agire oltre i confini dell’Europa e dimostrare così l’esistenza di una società civile soprannazionale e di una solidarietà internazionale. “I giovani da ogni angolo d’Europa stanotte sono per le strade d’Europa a chiedere un’Europa libera, unita e democratica” ha spiegato Asa Gunven, Vice- Presidente dei Giovani Federalisti Europei (JEF), che ha passato la notte ad imbavagliare le statue della città di Lisbona.
“Sono uscita stanotte per dimostrare il mio supporto agli oppressi cittadini della Bielorussia. È incredibile sapere che in questo preciso momento giovani in oltre 60 città in tutta Europa, ed oltreoceano, in Canada e negli States, sono uniti in questa azione simbolica per chiedere una Bielorussia libera e democratica. Questo vuol dire integrazione europea e solidarietà internazionale in azione! È il momento per i leader europei di convertire le parole in fatti e assumere un ruolo attivo nel cambiare la realtà per i nostri vicini europei tutt’oggi privi di libertà. Un messagio urlato forte e chiaro in 60 città europee, attraverso i confini d’Europa non può essere ignorato” ha continuato Asa Gunven.
In Bielorussia, gli incontri di più di 10 persone e l’esistenza delle ONG sono stati illegali sino all’anno scorso. La libertà di parola è pesantemente limitata, e si assiste alla persecuzione dei giornalisti e dei membri dell’opposizione governativa e l’uso di internet è monitorato dalle autorità. Negli ultimi due mesi gli arresti di civili, oppositori e attivisti della società civile sono drasticamente aumentati. L’anno scorso la JEF ha imbavagliato centinaia di statue in 23 città europee appena prima delle dubbie “elezioni” in Bielorussia, per protestare contro il regime e per dimostrare sostegno alla società civile. Quest’azione è servita inoltre a far aprire gli occhi al pubblico europeo su quanto avveniva in Bielorussia.
“I cittadini europei devono aprire gli occhi sulla situazione interna alla Bielorussia, un paese dove l’opposizione incontra solo violenza e gli attivisti della società civile come noi sono sempre più messi agli arresti. La JEF si è impegnata a mettere in atto questa dimostrazione ogni anno, nell’anniversario dell’elezione di Lukashenko, fino a che l’ultima dittatura d’Europa non cadrà. Non possiamo rimanere inermi a guardare mentre i nostri vicini europei stanno letteralmente vivendo un incubo.” conclude Asa Gunven.
Per maggiori informazioni:
– foto dell’azione si possono trovare qui
– questo comunicato stama è disponibile anche in russo, bielorusso, francese e tedesco sul sito della JEF-Europe;
– l’azione ha avuto luogo l’anno scorso in 23 città in tutta Europa, al momento delle elezioni bielorusse – maggiori informazioni qui
– quest’anno l’azione ha avuto luogo simultaneamente nei seguenti stati e paesi:
Belgio: Brussels and Loewen
Bosnia-Erzegovina: Sarajevo
Bulgaria: Sofia e Varna
Canada: Ottawa
Croazia: Zagreb
Repubblica Ceca: Prague
Danimarca: Aalborg, Århus, Copenhagen e Odense
Finlandia: Helsinki e Oulu
Francia: Bordeaux, Nancy, Paris, Strasburgo e Lione
Germania; Berlino, Chemnitz, Friburgo e Jena
Grecia: Komotini
Irlanda: Dublino
Italia: Firanze, Roma e Campania
Kosovo: Pristina
Lettonia: Riga
Lituania: Vilnius
Montenegro: Podgorica
Olanda: Wageningen
Polonia: Varsavia, Wrclaw, Poznan, Gorzów, Gdansk, Bialystok, Cracovia e Wielkoposki
Portogallo: Lisbona, Porto e Matosinhos
Romania: Bucarest
Serbia: Niš
Slovenia: Lubiana
Spagna: Barcellona e Madrid
Svezia: Stoccolma, Lund, Goteborg, Malmoe, Borås and Skövde
Svizzera: Berna
Ucraina: Kiev and Lviv
Regno Unito: Edinburgo, York, Leeds e Nottingham
USA: Boston
Contatti: Åsa Gunvén, vice presidente JEF-Europe, email: asa.gunven chez gmail.com, cellulare: +351 96045 39 44
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