“Democracy under Pressure” 2023: la JEF Europe costruisce una catena europea della democrazia

, di Trad. di Stefania Ledda

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“Democracy under Pressure” 2023: la JEF Europe costruisce una catena europea della democrazia
Image courtesy of JEF Europe.

Ogni anno, la campagna Democracy Under Pressure della JEF Europe sensibilizza l’opinione pubblica sulle minacce allo stato di diritto e alla democrazia, denuncia tutte le forme di autoritarismo e mostra solidarietà ai sostenitori della libertà in tutta Europa. Molte iniziative, online ma soprattutto con incontri dal vivo e nelle piazze, animeranno la settimana di mobilitazione dal 18 al 25 marzo in tutta Europa e in tutta Italia.

Mellieħa (Malta), 18 marzo 2023

Punti chiave:

  • Per il 17° anno consecutivo, JEF Europe lancia la sua campagna “Democracy under Pressure” dal 18 al 25 marzo 2023.
  • Sebbene la democrazia in Europa sia stata sotto pressione per decenni, adesso è sotto attacco in Ucraina.
  • È arrivata l’ora di una federazione democratica che possa garantire efficacemente pace, democrazia e diritti fondamentali per tutti i suoi cittadini senza ulteriori compromessi.

“I nemici della pace e della democrazia non si riposano, quindi nemmeno noi. Attraverso la nostra campagna, Democracy under Pressure, la JEF intende costruire la catena europea della democrazia per opporsi a coloro che vogliono imprigionare l’Ucraina, i nostri valori e i nostri diritti fondamentali” ha dichiarato Christelle Savall, Vicepresidente di JEF Europe.

Ogni anno la campagna fa un appello ai cittadini per aumentare la pubblica consapevolezza delle minacce allo stato di diritto e alla democrazia, per denunciare tutte le forme di autoritarismo e per mostrare solidarietà ai difensori della libertà in tutta Europa.

Come i cittadini che formarono la Catena baltica nel 1989, i nostri volontari e partner formano una catena europea della democrazia attraverso tutto il continente. Dalla nostra chat Twitter sulla Democracy under Pressure alla nostra serie di discussioni online, i nostri membri e partner condividono storie personali di oppressione e del loro continuo impegno per la democrazia in Ucraina, Russia, Moldavia, Grecia e Ungheria. È vero che questa settimana di azione rappresenta l’apice della nostra campagna, ma la nostra battaglia quotidiana per la democrazia è inarrestabile.

Democracy under Pressure ha avuto inizio nel 2006 come campagna per la liberazione della Bielorussia e la diffusione di notizie sul regime di Lukashenko, spesso considerato come “l’ultima dittatura in Europa”. Tuttavia, negli ultimi anni, i dispotismi già esistenti hanno stretto la morsa attorno ai loro cittadini e sono comparse numerose sbavature persino sulle tele delle democrazie più ‘equilibrate’. Visto che crediamo che un attacco allo Stato di diritto di un Paese sia un attacco nei nostri confronti, il movimento di azione è stato ribattezzato nel 2014 nel modo in cui lo promuoviamo oggi. Sin dall’anno scorso ci vengono ricordate le conseguenze di che cosa voglia dire lasciare i regimi autoritari senza freni: un attacco su vasta scala all’Ucraina porta con sé un attacco su vasta scala alle democrazie europee. La Democrazia è sotto attacco.

Pace e democrazia si alimentano a vicenda e il progetto della pace europea non si può fermare adesso. La democrazia è il tipo di libertà da scegliere. Ucraina, Moldavia e Georgia, come i Balcani occidentali, hanno scelto l’Europa, quindi tocca a noi dare loro il benvenuto.

Allo stesso tempo, c’è l’esigenza di una profonda riforma da parte dell’Unione Europea al fine di garantire che il rispetto dei valori europei sia veramente intrecciato nel tessuto dell’UE. Come ci ha recentemente ricordato il Qatargate, è necessaria un’attenzione costante perché la democrazia possa prosperare, sia internamente all’UE che ai singoli Stati membri.

“Nonostante restiamo ottimisti, dobbiamo andare oltre il meccanismo di condizioni dello Stato di diritto, liberarci dagli schemi intergovernativi e introdurre la federazione democratica invocata dai cittadini durante la Conferenza sul Futuro dell’Europa. Una federazione che possa garantire pace, democrazia e diritti fondamentali in modo efficace a tutto il suo popolo senza ulteriori compromessi” aggiunge Savall.

JEF Europe chiede ai suoi cittadini di parlare per coloro che vengono fatti tacere. È giunto il momento di difendere e supportare la pace, la democrazia e lo stato di diritto in Europa. Unitevi alla catena della democrazia: scendete in strada insieme ai JEFers in una delle città europee o sul web tra il 18 e il 25 marzo e sensibilizzate sul tema attraverso i social media usando l’hashtag #DemocracyUnderPressure.

Cos’è la JEF Europe

La Jeunes Européens Fédéralistes (JEF) Europe è una ONG giovanile indipendente di 10.000 membri attivi in più di 35 Paesi. L’organizzazione mira a un’Europa federalista basata sui principi della democrazia e sussidiarietà così come sul rispetto dei diritti umani. La JEF promuove la vera cittadinanza europea e lavora in direzione di una partecipazione più attiva dei giovani alla vita democratica. Nonostante l’organizzazione generale JEF Europe sia stata fondata nel 1972, le sue sezioni operano costantemente sin dalla fine della Seconda guerra mondiale, rendendola l’organizzazione giovanile federalista pro-Europa più longeva.

Contatti
 Christelle Savall, Vice Presidente
 Young European Federalists
 christelle.savall chez jef.eu
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