Il 9 maggio

Da Burolo a Montalto si ricorda il primo seme dell’Europa unita

, di Emilio Cornagliotti

Il 9 maggio

Il 9 maggio 1950 il ministro degli esteri francese Robert Schuman, sulla base degli studi e delle riflessioni di Jean Monnet, lesse la storica dichiarazione con la quale iniziò la storia dell’Europa unita: la Francia tendeva la mano al plurisecolare nemico, la Germania, e agli altri stati europei, tra i quali risposero Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, per costituire un primo nucleo sovranazionale, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio, concentrata “sul punto limitato ma decisivo di porre la produzione del carbone e dell’acciaio sotto un’alta autorità comune, assicurando basi comuni di sviluppo economico, prima tappa della federazione europea, e rendendo materialmente impossibile ogni guerra futura tra Francia e Germania”, come recita il testo stesso.

Il 18 aprile 1951 il trattato fu firmato. Se non si distingue con chiarezza il concetto di confederazione da quello di federazione ogni discorso sull’Unione europea rischia di non essere del tutto chiaro, anche perché storicamente alcuni classici esempi di federazione, Stati Uniti e Svizzera, sono evoluzioni da precedenti confederazioni, e il secondo di essi ne conserva tuttora la denominazione. Confederazione è semplice trattato fra stati e gli affari comuni sono perennemente subordinati al volere dei governi nazionali, che sulle questioni importanti deve essere generalmente unanime. Federazione è stato di stati, al quale questi ultimi decidono di trasferire, per sempre, alcune competenze, poche ma importanti, che ritengono fondamentale siano nelle mani di una istituzione superiore. Tutte le più grandi aree del mondo sono federazioni: Stati Uniti, Russia, India, Australia, Sudafrica, Canada, Messico Argentina, Brasile, mentre la Cina, se il benessere porterà progresso democratico, potrebbe anch’essa imboccare questa strada. E non solo Schuman e Monnet (come si evince dalla dichiarazione), ma anche De Gasperi e Adenauer, e prima di loro Cattaneo, Einaudi e Spinelli, non a caso personaggi di altissima statura, si batterono strenuamente per fare dell’Europa una federazione, ispirati dal pensiero filosofico di Kant e politico di Hamilton. Per quanto dalla dichiarazione Schuman fino al recente Trattato di Lisbona i progressi sulla

... la storia della costruzione europea è quella di una grande rivoluzione istituzionale ...

via dell’integrazione siano stati impressionanti, l’Europa non è ancora una federazione, ma una confederazione con alcuni connotati federali, moneta, corte di giustizia, parlamento, quest’ultimo con poteri limitati, sul piano decisionale e deliberativo, dalla compresenza dei poteri dei singoli governi nazionali, che si esprimono attraverso il Consiglio europeo dei capi di stato e di governo e il Consiglio di ministri dell’Unione europea.

La storia della costruzione europea è quella di una grande rivoluzione istituzionale che non si è ancora conclusa. Grandi forze interne, internazionali e transnazionali combattono contro l’unità dell’Europa. Ma, con buona pace di questi attori politici ed economici, nel mondo globalizzato l’Europa dovrà ineluttabilmente diventare un compiuto soggetto politico della scena internazionale. Gli eventi di ogni giorno lo richiedono.

La ricorrenza della Dichiarazione Schuman viene celebrata ogni anno in tutta Europa e in tutta Italia. In Piemonte, nelle città grandi e piccole, e in molti centri minori, si susseguono le manifestazioni più varie, a cominciare dalle feste popolari dell’Europa, con partecipazioni di rappresentanze estere. L’adesione alle dichiarazioni celebrative del 9 maggio si ha da parte anche di piccoli comuni, come, nel Canavese, Banchette, Montalto, Burolo, e Galliate nel Novarese. Ampia diffusione ha riservato la stampa locale alla dichiarazione preparata dalla Gioventù Federalista europea.

I convegni e dibattiti pubblici sono numerosissimi. A Torino, con il patrocinio del Comune e dell’ANCI, si avrà il 9 maggio una manifestazione in Piazza Palazzo di Città, che sarà imbandierata, con intervento dei giovani federalisti e di un rappresentante del Comune, e che si concluderà con un concerto della banda della polizia municipale. Al Palaisozaki il 7-8-9 maggio si tengono le manifestazioni dell’Anno europeo dei Giovani, assegnato a Torino, mentre il 12 maggio si avrà un dibattito con le scuole superiori all’Istituto Spinelli, con la presenza del presidente del Movimento Federalista Europeo Prof. Lucio Levi.

L’articolo è precedentemente comparso su La Repubblica Fonte dell’immagine: World Wide Web

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