Due aspetti di quest’urgenza sono ora chiari:
1- solo attraverso l’istituzionalizzazione dell’Europa a più velocità sarà possibile superare il principio di unanimità, che caratterizza il funzionamento di una confederazione di Stati sovrani e limita la democrazia del livello sovranazionale. Senza superare questo principio nessuna delle soluzioni politiche proposte sarà resa effettiva: l’Euro crollerà e tutte le possibilità di rilanciare il processo di unificazione svaniranno.
2- una tale istituzionalizzazione implica prima di tutto la creazione di un’unione federale aperta (non solo un’unione per la stabilità) in primo luogo tra i paesi dell’Eurozona, per stabilire un governo democratico dell’economia per l’Euro. A sua volta, questa mossa restituirà sovranità reale ai cittadini: la crisi può essere risolta solo attraverso un governo legittimo dell’Euro, capace di stabilire un collegamento diretto tra il popolo e le istituzioni sovranazionali.
Un passo è stato fatto. Ora la sfida è quella di spostare il processo da una prospettiva intergovernativa verso una vera fondazione federale dell’Europa. Queste sono le ragioni per le quali noi invitiamo tutte le organizzazioni politiche giovanili e i movimenti della Società civile a lavorare insieme alla Gioventù federalista europea per convincere i governi, i parlamentari europei e nazionali e i leader politici sui contenuti che dovranno essere scritti nell’ “accordo internazionale che dovrà essere firmato a Marzo o un una data precedente”, deciso a Bruxelles. La prospettiva politica deve essere quella della convocazione di una Convenzione/Assemblea costituente, che coinvolga i cittadini, i parlamenti e i governi e non soggetta a ratifiche nazionali, che è l’unica via per definire un quadro costituzionale federale, salvare l’Europa e ristabilire la fiducia della gente nella democrazia e nella politica.
E’ il momento per scelte radicali; è il momento per un’Europa federale.
1. su 12 dicembre 2011 a 15:58, di Renzino l’Europeo In risposta a: Consiglio Europeo tenutosi l’8-9 dicembre
I Popoli sono fortemente contrari: ne hanno abbastanza.
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