Non è la prima volta che Porta a Porta incorre in errori storici sulle questioni europee. Gli errori sono rari solo perché rare sono le occasioni in cui Porta a Porta si occupa di Europa. Tutte le volte gli errori sono nel senso di presentare un’immagine negativa o spregiativa del progetto europeo.
Alla vigilia di una campagna elettorale in cui uno dei temi centrali sarà la partecipazione dell’Italia al progetto europeo e in cui il confronto sarà fra gli innovatori e i populisti anti-europei, Porta a Porta si prepara - as usual - a schierarsi dalla parte dei populisti.
L’incipit è stata una sgangherata ricostruzione apparentemente storica andata in onda alla presenza di un silenzioso ministro degli affari europei l’11 dicembre. Secondo gli autori del servizio, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi avrebbero tentato la via dell’Europa federale alla fine della prima guerra mondiale - precoci davvero essendo il primo nato nel 1907 e l’altro nel 1897 -, visionari (nel senso dispregiativo italiano) rappresentanti di uno sparuto gruppo di federalisti. La loro iniziativa, ha sentenziato il servizio, non ha impedito lo scoppio della seconda guerra mondiale. Grazie a Dio, sono poi arrivati i democristiani Schuman, De Gasperi e Adenauer che hanno messo il progetto europei sui binari delle Comunità.
Finito l’incipit, la scena è stata occupata da Angelino Alfano che ha magnificato l’europeismo del PDL e del Cavalier Berlusconi!
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