2008 un governo per l’Italia – 2009 un governo per l’Europa

, di Michele Gruberio

2008 un governo per l'Italia – 2009 un governo per l'Europa

Eurobull non è schierato a livello di politica nazionale. Un vero giornale, indipendente, autonomo, critico, deve essere capace di analizzare le questioni senza peli sulla lingua, ma soprattutto senza devianze partitiche. Noi stiamo con coloro che lavorano per un’Europa democratica e capace di agire: questa è la nostra cartina di tornasole.

Queste elezioni hanno dato una svolta significativa al paese. La crisi scatenata dalla sfiducia all’ultimo governo Prodi dopo lo scandalo Mastella ha visto il rifiorire della competizione elettorale tra un numero contenuto di partiti (se escludiamo i partiti minori, fin da subito apparsi non all’altezza della competizione che conta), che hanno saputo dibattere la scena politica con coraggio, proposte concrete e slancio europeo come si confà ad una reale democrazia. Vero ago della bilancia la Lega Nord, che al momento della stesura ottiene una preferenza di oltre il 9%, con un Popolo della Libertà (FI – AN – MpA) che rasenta il 38%. Dall’altra parte il Partito Democratico con quasi il 34% e l’Italia dei Valori oltre il 4%. La Sinistra l’Arcobaleno supera il 3%, l’Unione di Centro oltre il 5%, la Destra appena sopra il 3%.

La chiamata del vincitore Berlusconi è all’apertura verso tutte le forze politiche che vorranno collaborare. La telefonata di Veltroni conferma la volontà del nuovo partito a voler partecipare in modo responsabile alle riforme che il paese necessita. Avverte però il PdL che non deve fermarsi al semplice cartello tra partiti. Il PdL di piazza San Babila dovrà al più presto chiamarsi a congresso, mentre per il centro-sinistra è fondamentale che questa grande unione non si sfaldi per l’insuccesso elettorale.

... la necessità di riforme importanti ...

I temi emersi in queste elezioni confermano la necessità di riforme importanti: scuola e mondo del lavoro, pressione fiscale, sicurezza (reso palese dall’ampio consenso dato alla Lega Nord). Ma anche l’inclusione di quelle tematiche che sono state ampiamente escluse dalla campagna elettorale (Europa e mondo). È fondamentale a questo punto il rilancio dell’Italia in un contesto europeo, la ratifica quanto più prossima del Trattato di Lisbona, la soluzione delle problematiche per cui l’Unione ha più volte ripreso e tentato di sanzionare il paese. In particolar modo ricordiamo lo scandalo dei rifiuti in Campania, ma soprattutto la questione di una rinnovata politica ambientale ed energetica.

Analizzando alcune delle tematiche principali si ricorda la questione sicurezza, ma soprattutto il problema dell’immigrazione e della regolarizzazione, soprattutto lavorativa, degli immigrati. È fondamentale altresì la questione della legalità e della giustizia, che immediatamente si collega con questi temi di portata internazionale.

Europa e mondo

L’elevato numero di signatari della Dichiarazione, proposta dai federalisti ai candidati al Parlamento, di impegno alla ratifica del nuovo Trattato di Lisbona e all’iscrizione all’intergruppo federalista, che ha coinvolto da destra a sinistra numerosi candidati a queste elezioni, è sintomatico della volontà di Europa che avverte l’Italia. Parafrasando Ortega y Gasset: l’Italia è il problema, l’Europa la soluzione, possiamo senza minimo dubbio asserire l’impellenza a pieno titolo del ritorno del paese al ruolo europeo a fianco dei paesi fondatori, e di coloro che in pochi anni ci hanno relegato, nostra colpa, ad essere il fanalino di coda dell’Unione.

L’annunciata visita del nuovo Presidente del Consiglio al premier israeliano Olmert richiama la necessità del riavvicinamento europeo a tutte le democrazie nascenti. Ma non si dimentichino le altre questioni che si sviluppano attorno al Medio Oriente, dalla guerra in Iraq, alla questione afghana. Il nuovo governo deve portare alto lo stendardo europeo e lavorare per la creazione di un governo federale europeo se vorrà davvero lavorare alla risoluzione di questi gravissimi problemi.

... prossimo appuntamento le europee del 2009 ...

Governo e cittadini

Le ventate di nuovo, portate prima dal Partito Democratico con il coinvolgimento popolare alle primarie, il volontariato militante, ma soprattutto la rapida risposta da destra, che ha affrontato il difficile passaggio all’unità dei due partiti più importanti di quest’ala parlamentare, non devono perdere il loro spirito. L’Italia ha bisogno di governanti responsabili che non perdano il filo diretto coi cittadini. Ancora una volta, ma forse con un atteggiamento diverso e più responsabile si torna a discutere di democrazia. L’affluenza alle urne ha manifestato la volontà di partecipazione dei cittadini, seppure il lieve calo ed alcuni episodi non convenzionali manifestino una disaffezione crescente verso la politica. Non deve crollare il rapporto governo- cittadini. L’Italia è un paese che vanta un altissimo numero di allenatori di calcio, che però si scontrano solo al bar. Facciamo in modo che non sia così anche per i politici, e quando la responsabilità chiama non si realizzi attorno ad un mezzo litro di buon vino rosso.

Prossimo appuntamento le europee di giugno del 2009.

Fonte dell’immagine: Flickr.com - Marcialis

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